giovedì 13 ottobre 2016

Mercati: la calma apparente che fa paura

Sono mesi che dico che si deve crollare eppure, a parte l'evento Brexit che ha praticamente scatenato l'inferno in un giorno, bruciando settimane al rialzo, sembra non esserci alcun segno di debolezza, nessun problema, tutto va bene.
Le motivazioni tecniche sono per gli indici azionari al rialzo, le obbligazioni di pari passo il mitico dollaro americano che torna forte sui massimi dal 2014 sopra 97.

Tutto va bene,ma ne siamo sicuri?

RIALZO DELL'AZIONARIO

Dopo il Brexit, il 24 giugno, si è solamente saliti, anzi, il mercato sembra aver visto questo come un'ottima "occasione di acquisto", come dice la buona scuola dei cassettisti e degli investitori di "lungo periodo" (poi non si sa quanto dura questo lungo periodo). Ma ci siamo mai chiesti perché il mercato sta salendo da 7 anni senza sosta?
Molti diranno che si sale grazie all'enorme liquidità drenata dalle banche centrali, verissimo, non c'è ombra di dubbio. Ma questo rialzo è veritiero? I prezzi rappresentano il valore di ciò che si compra?

Sembra che sia tutto in un'enorme bolla "controllata" dalle banche centrali, una bolla che stenta a scoppiare seppur la pressione all'interno della stessa è enorme.

LE BANCHE CENTRALI

La FED sta cercando di non far danni all'economia USA che ancora risente del crollo dei mutui subprime e della crisi finanziaria post-Lehman. Molti di voi diranno che sto esagerando, in realtà quella è stata una svolta nel mondo finanziario, tant'è che le bance centrali stanno tamponando ancora oggi i danni fatti 8 anni fa.

La FED vorrebbe alzare i tassi ma non può. La dimostrazione è la Yellen che rimanda di continuo il rialzo dei tassi "promettendo" lo stesso rialzo nel futuro più prossimo. In realtà rimanda perché un rialzo dei tassi avrebbe conseguenze enormi sui cambi e soprattutto sui rimborsi dei titoli di Stato USA con un dollaro super-forte rispetto a diversi anni fa. Inoltre c'è stato in questi anni un aumento considerevole del debito in termini assoluti (oltre 18000 miliardi) e si è sforato il tetto del rapporto debito/pil al 100%, peggio dell'Europa.

La BCE tenta di risolvere un problema che NON può risolvere. Mario Draghi sta tentando in modo del tutto spettacolare ed encomiabile di ridurre i danni, ma non può. L'inflazione non può salire solo tramite emissione di moneta, ma sale anche grazie alla domanda dei consumatori, domanda che non c'è, ed è evidente. Più e più volte nelle sue conferenze, Draghi ha mandato frecciatine ai governi UE parlando di "riforme strutturali", ma i governanti europei pensano a tutto meno che a ridurre la pressione fiscale, la quale porta inevitabilmente ad un aumento della domanda.

Tutto quello che abbiamo detto è stato possibile grazie al "sacrificio" dei titoli di Stato

I TITOLI DI STATO 


Questo mercato è quello che soffre di più ed è quello più in bolla di tutti, il più "gonfiato". Gonfiato dalle operazioni delle banche centrali, specie quelle europee che per emettere moneta "prelevano" titoli di Stato come corrispettivo della moneta emessa. Il problema è che questi titoli vengono pagati tanto per un rendimento prossimo allo zero. Perché comprarli??? Non avrebbe senso se non per copertura a lungo termine del proprio capitale.
Di certo non mi immagino qualcuno che compra un titolo di Stato decennale che rende lo 0,039% per 10 anni per avere un rendimento su interesse composto, è follia.

TUTTO NORMALE?

Il tutto sembra essere normale, va tutto bene e nessuno si allarma di niente. Quello che ho detto non è frutto di ipotesi strettamente personali, sono fatti e numeri veri. Basta solo osservare e dare una conclusione a tutto l'insieme, come se dovessimo chiudere un cerchio.

Personalmente è una situazione che a me fa preoccupare, eppure tutto sembra normale. 

2 commenti:

  1. Ciao David, la vedo come te e condivido tutto quello che dici. Però purtroppo i moniti sembrano rimanere inascoltati: tutto va bene e i mercati sembrano proseguire al rialzo o almeno stare a galla. Ora, a parte il Mib, tutti gli indici sembrano troppo gonfiati e pare chiaro che qualche mano li sostenga (banche centrali?). Chi comprerebbe a questi prezzi per fare cassetto?
    E non c'è dato negativo, caso Deutsch Bank o altro che li spinga a vendere, anzi ogni ribasso viene riassorbito in brevissimo tempo.
    Detto questo, sembra quindi che un crollo o comunque una significativa discesa dipenda solo da queste mani forti, da quando loro avranno deciso di mollare, percui mi chiedo e ti chiedo: perché non lo fanno? Hanno troppo paura che accada? Sarebbe troppo traumatico per l'economia mondiale?
    E se così fosse, come potrebbe accadere questa discesa se la volontà non c'è? Solo un evento improvviso e catastrofico che colga tutti impreparati?
    Grazie per l'attenzione e se eventualmente volessi darmi una tua opinione.

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  2. Il quadro tecnico rimane rialzista dopo il brexit. Il quadro macro è devastante. Ciò che mi spaventa, come si evince anche nell'articolo, è la bolla sul mercato obbligazionario che avrebbe ripercussioni direttamente sugli Stati. Un suo arginamento deriverebbe da un continuo e prolungato intervento delle banche centrali e ciò farebbe emergere che il nostro sistema finanziario è un sistema in mano alla fraudolenza, cosa che stento a credere dato il vasto numero di operatori all'interno.

    Il quadro tecnico parlerà da sè quando si mostreranno ulteriori segni di debolezza anche perché le mani forti non possono agire tutte insieme e in un solo giorno (eccezione fatta per Lehman Brothers), anche se lì il quadro tecnico era già ribassista.

    Saluti e grazie per il tuo intervento

    RispondiElimina

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